domenica 19 agosto 2012

Recensione n.9: "The Zombie Autopsies", di Steven C. Schlozman.


Titolo originale: "The Zombie Autopsies"

Prima edizione italiana: t.b.a.

Pagine: 198

Introduzione

Ho scoperto questo libro leggendo una notizia riguardo il nuovo film di George A. Romero (che, come ho già detto nella recensione de "La Metà Oscura", è il mio regista preferito); nella suddetta notizia si diceva che Romero fosse interessato alla trasposizione cinematografica di un libro chiamato "The Zombie Autopsies", che fino a quel momento non avevo mai sentito. Purtroppo non è ancora edito in Italia e non si sa nemmeno se lo sarà in futuro, quindi per ora lo si può leggere soltanto in lingua inglese, ma ho deciso comunque di recuperarlo, almeno per avere un'idea sul prossimo film del grande Romero.

Trama

In un mondo ormai invaso dagli zombie, dei ricercatori conducono una disperata lotta per trovare una cura per la misteriosa infezione, isolandosi su un'isola per poter studiare gli infetti con maggiore sicurezza. In particolare leggeremo le note prese dal dottor Stanley Blum, anch'esso infettato dal virus denominato "A.N.S.D", mentre conduceva le ricerche nel laboratorio sull'isola.

Considerazioni

La storia è raccontata attraverso le note che Blum ha preso durante gli studi sulla malattia, metodo che di certo non è nuovo nel genere, ma che comunque può risultare interessante. Le informazioni riguardo la malattia sono molto accurate e l'opera abbonda di termini medici e scientifici, che aiutano a renderlo più realistico (per quanto un horror possa essere realistico). Un altro elemento che aiuta il lettore ad immedesimarsi nella storia sono i disegni dei vari infetti usati come cavie, molto belli e particolarmente splatter nel loro realismo. Purtroppo l'enorme difetto è la brevità: 198 pagine sono poche, ma considerando che ci sono anche le appendici, praticamente si parla di racconto breve; la storia è sicuramente interessante, se fosse stata sviluppata in un numeromaggiore di pagine, probabilmente avrei dato un voto più alto.
Consiglio il libro solo se siete fan del genere e volete leggere qualcosa che tratti l'argomento zombie in maniera più approfondita dal punto di vista medico, altrimenti potete evitarlo tranquillamente; l'inglese non è particolarmente difficile da tradurre, quindi il libro risulta piuttosto scorrevole.

Voto finale: 6,5/10



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